Il caucciù, considerato materiale ecologico e moderno, è in realtà, sorprendentemente, uno dei materiali più antichi mai utilizzati dall'uomo.
Le proprietà di questo materiale, estratto da grandi piante originarie del Sud America, erano infatti note alle popolazioni indigene del luogo che da tempo ne usufruivano per i più svariati scopi.
Curiosamente, tra gli oggetti in caucciù più antichi che sono stati rinvenuti vi è una palla da gioco risalente addirittura al 1600a.C. e persino i testi dei conquistadores spagnoli, risalenti al XVI secolo, parlano di strani oggetti fabbricati con un materiale sconosciuto morbido ed in grado di rimbalzare come nulla prima.
Gli aztechi conoscevano dunque le potenzialità di questo materiale ed erano anche a conoscenza dei segreti per trasformare una morbida gomma piuttosto fragile, in un perfetto sandalo in gomma dura e resistente.
Questo popoli, infatti, aveva scoperto che unendo il caucciù al succo di determinate piante, la gomma si trasformava divenendo perfetta per altri usi che richiedessero un maggiore sforzo ed una maggiore resistenza all'usura.
Diffusissima nel Sud America per via della maestria del popolo Azteco e per l'ampia diffusione degli alberi da cui veniva estratto, il caucciù non ebbe però altrettante fortuna nel vecchio mondo, nonostante le descrizioni e gli elogi dei coloni europei tra cui lo stesso Cristoforo Colombo.
Pressochè ignorato fino a quel momento, il caucciù suscitò però un sempre crescente interesse a partire dal 1736, quando uno studioso francese non portò in patria alcuni campioni di gomma caucciù e numerosi interessanti dettagli su questo materiale.
Ecco dunque accendersi l'interesse nei confronti del caucciù che, da quel momento fino all'avvento delle soluzioni industriali fu oggetto di numerosissimi studi e prove per migliorarne ulteriormente le proprietà.